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  >>  Cane  >>  Malattie derivanti da morso di zecca - Discussione n 18831 - PermaLink
   Malattie derivanti da morso di zecca

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Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 26 )
Itala

Registrato dal: 03-04-2006
| Messaggi : 7146
  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 11:49   
Detto fatto....adesso se i voi e i vet tutti,mi aiutate,raccogliamo qui tutte le info in ns possesso.
Inizio io.

Malattia di Lyme:

Malattia infettiva,derivante da un batterio che si chiama BORRELIA.
Si manifesta in vari modi:
1. arrosamento della pelle nel punto in cui il cane è stato morso,tipo un'eritema che va espandendosi e che può scomparire anche senza alcuna cura (si ma intanto il cane è stato infettato,per cui va curato:ATTENZIONE!!!)
2.chiazze rossastre su vari punti del corpo
3. Dolori alle articolazioni (può essere confusa con l'artrosi)
4. Problemi neurologici : meningiti e paralisi del nervo facciale
5. Può dare problemi anche al cuore,reni,fegato,milza-
Restano ovvi alcuni segnali che dovrebbero fungere da campanello di allarme:
Inappetenza,debolezza,apatia,febbre...ecc..ecc..
Attenzione questa malattia può degenerare se non curata in tempo....
Le zecche possono mordere anche l'uomo....e trasmettere anche all'uomo tali malattie..per cui se vedete zecche sul vostro cane,proteggetevi le mani con dei guanti,prendete una pinzetta,e togliete la zecca facendo un movimento antiorario in modo che la bocca della "maledetta"non resti attaccata alla pelle!
La terapia dev'essere mirata e prolungata
ops...dimenticavo: tempi di incubazione da 1 a 3 settimane.


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Itala il 05-02-2008 11:59 ]


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bracchetto
| MEDICO VETERINARIO

Registrato dal: 04-07-2007
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  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 11:57   
superitala


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evuccia

Registrato dal: 04-07-2006
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  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 12:08   
non so se può essere utile, ma il mio veterinario mi ha detto che qualsiasi infezione trasmessa dalla zecca, infetta il cane dopo 24 ore dal momento del contatto, perciò magari come prevenzione potrebbe essere utile l'ispezione quotidiana del cane, e l'eventuale immediata estrazione del parassita dalla pelle del cane, usando chiaramente gli eventuali accorgimenti al fine di evitare che il rostro resti conficcato nella pelle.


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Itala

Registrato dal: 03-04-2006
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  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 12:22   
nn so evuccia....
praticamente la zecca che ha morso Italo io nn l'ho trovata nemmeno attaccata,quindi suppongo che l'abbia morso e sia caduta morta,eppure l'ha infettato..cavoli se l'ha infettato!!!


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Strike

Registrato dal: 16-11-2007
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  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 12:27   
Consiglio vivamente a chi ha cani pelosi come il barbone di tosarli nella bella stagione,pelo corto al max 1 cm-1,5cm così da poter vedere al meglio.
Ovviamente ad ogni rientro dalla passeggiata è bene fare un controllo accurato.
Per staccare la zecca io uso anche l'olio nostro,che la soffoca e se non è testarda si stacca da se subito altrimenti bisogna fare come ha detto itala,pinzetta e girare,io metto anche, dopo averla staccata, una goccia di tea tree oil che è un antinfettivo, antinfiammatorio, antisettico, antivirale, battericida, balsamico, cicatrizzante, espettorante, fungicida, immunostimolante,come consigliatato da un vet.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Strike il 05-02-2008 12:28 ]


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bracchetto
| MEDICO VETERINARIO

Registrato dal: 04-07-2007
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  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 12:33   
alcune case farmaceutiche hanno pubblicato un articolo in cui hanno evidenziato che il rischio massmo di trasmissione c'è se la zecca resta attaccata al cane per più di 24 ore, e pertanto l'ispezione quotidiana del proprio cane è un'ottima idea.
tuttavia, non è escluso (e non è infrequente...) che la trasmissione possa verificarsi prima delle 24 ore, pertanto massima attenzione!
le zecche vanno rimosse subito, e la profilassi antiparassitaria deve essere costante. evitare che il cane venga morso è la migliore forma di prevenzione.


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Itala

Registrato dal: 03-04-2006
| Messaggi : 7146
  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 12:39   
ed io continuo...

RICKETTSIOSI

L’infezione viene trasmessa al cane con il morso di una zecca infetta nella quale le Rickettsie in fase di quiescenza riacquistano virulenza. Penetrate all’interno della cute, le rickettsie si diffondono nel sistema circolatorio e linfatico in ogni distretto organico, preferendo le cellule endoteliali delle venule, arteriole, cute, cervello, polmone, rene, cuore, fegato, milza, pancreas e tratto gastrointestinale dove avviene la replicazione.

L’interazione della Rickettsia con le membrane delle cellule ospiti causa emolisi ed altri effetti tossici e degenerativi con successiva necrosi cellulare, aumento della permeabilità vascolare e vasocostrizione. In seguito penetrano nelle porzioni profonde della parete vascolare interessando lo strato muscolare e l’avventizia.

Le lesioni che ne conseguono consistono principalmente in una microvasculite necrotizzante, con accumulo perivascolare di neutrofili e linfociti e presenza di cellule linforeticolari. Nel corso di queste reazioni, gli anticorpi si legano con l’antigene per formare un complesso immune che attiva il complemento, agendo come stimolo chemiotattico.
I danni endoteliali determinano una marcata attrazione delle piastrine che aderiscono alle cellule endoteliali infette: la conseguenza di tale aggregazione è la diminuzione del numero di piastrine circolanti. Tuttavia la trombocitopenia è sempre moderata e le manifestazioni emorragiche di cute, mucosa, congiuntiva e retina sono l’effetto diretto delle vasculiti localizzate.

Sintomi clinici


La RMSF ha un andamento acuto-subacuto con un periodo di incubazione di 2-4 giorni. La malattia si manifesta principalmente con febbre molto elevata (<40°), depressione o alterazione del sensorio, anoressia, letargia, scolo oculocongiuntivale, congestione sclerale, edema delle labbra e dello scroto, vomito e diarrea, epato-splenomegalia.

Talora sono presenti tosse, dispnea e deficit respiratori.

Non sono rare, le sindromi vestibolari e le manifestazioni nervose con nistagmo, deviazione della testa, andatura in circolo e crisi epilettiche.


Indagini di laboratorio


Non esistono reperti ematochimici caratteristici; può essere presente leucopenia seguita da modesta leucocitosi ed una moderata trombocitopenia con valori più frequentemente compresi tra 70.000 e 110.000 piastrine per µl. Sul versante biochimico si registrano spesso aumento delle fosfatasi alcaline, ALT, AST, colesterolo e glucosio con diminuzione della albumina sierica. Si verifica un marcato aumento della VES oltre che un allungamento del tempo di protrombina e tromboplastina.


Diagnosi

La metodica sierologia che permette di svelare la presenza di anticorpi specifici contro la Rickettsia rickettsii è l’immunofluorescenza indiretta. La risposta immunitaria è caratterizzata da produzione di immunoglobuline M presenti alla prima settimana post-infezione e presenti per i successivi 30 giorni, e dalle immunoglobuline G che, al contrario, sono rilevabili solo dopo 2-3 settimane dall’infezione. I titoli tendono a diminuire nei 3-6 mesi successivi all’infezione ma possono persistere elevati fino a 10 mesi; sono possibili reazioni crociate tra le Rickettsie appartenenti al gruppo delle malattie da Febbri Eruttive, ma solitamente il titolo specifico più elevato si riferisce alla specie che ha causato l’infezione.

Per ovviare a tali problematiche, oggi sono disponibili tecniche di biologia molecolare, quali la polimerase chain reaction (PCR), dotate di elevatissima specificità.


RICKETTSIOSI NEL CANE


A. E. Gravino


Dipartimento Scienze Cliniche Veterinarie – Napoli


Le rickettsiosi sono malattie infettive a carattere zoonosico sostenute da microrganismi appartenenti alla famiglia delle Rickettsiaceae, tribù Rickettsiae. Gli agenti eziologici alla base delle febbri maculose o eruttive sono rappresentati dalla Rickettsia conori e dalla Rickettsia rickettsii responsabili, rispettivamente, della febbre bottonosa del Mediterraneo e della febbre maculosa delle montagne rocciose (RMSF).

Spotted fever group
Incidental host
Reservoir





•RMSF (Rickettsia rickettsii)
People, dogs
Dogs, rodents

•Boutonneuse fever (Rickettsia conorii)
People
Dogs, rodents

Other


•Salmon poisoning (Neorickettsia helminthoeca)
People
Dogs, foxes

•Q fever (Coxiella burnetii)
People,dogs
Cattle, sheep, goats, cats





ROCKY MOUNTAIN SPOTTED FEVER (RMSF)

Eziologia

La RMSF è sostenuta dalla Rickettsia rickettsiae, parassita intracellulare obbligato della famiglia Rickettsiaceae, tribù Rickettsiae, genere Rickettsia. I membri appartenenti a questo genere sono trasmessi da pulci, acari e pidocchi.

Le Rickettsiae sono batteri Gram negativi, di dimensioni comprese tra 0,25-0,3 µm di lunghezza e 0,3-0,5 µm di larghezza. Sebbene in possesso di un corredo enzimatico autonomo, che consente loro di produrre energia sotto forma di ATP attraverso l’ossidazione del glutammato, essi sono parassiti intracellulari obbligati; ciò sembrerebbe derivare dalla elevata permeabilità della membrana citoplasmatica che non riuscirebbe a controllare il pool di composti intracellulari a basso peso molecolare, l’equilibrio elettrolitico e quindi il bilancio osmotico.

Le Rickettsiae sono in grado di sopravvivere a lungo solo all’interno delle cellule, mentre vengono inattivate molto rapidamente nell’ambiente esterno. Quasi tutte le Risckettsiae mostrano una spiccata predilezione per gli endoteli. Esse si riproducono, nel citoplasma ospite e più raramente nel nucleo, per scissione binaria.


Epidemiologia e ciclo biologico

Oggi devono essere prese in considerazione soprattutto la febbre bottonosa (sostenuta da Rickettsia conori) diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo e la febbre maculosa delle montagne rocciose (sostenuta da Rickettsia rickettsii) molto diffusa negli Stati Uniti e segnalata in Europa per la prima volta nel 1993 (Gravino e coll.).

Le zecche rappresentano uno degli ospiti naturali della Rickettsia rickettsii oltre ad essere un serbatoio di riserva e a fungere da vettori del microrganismo. Gli invertebrati coinvolti nel ciclo biologico del batterio sono il Dermatocentor andersoni, Dermatocentor variabilis ed il Riphicephalus sanguineus. Nelle zecche si verifica la trasmissione transovarica o verticale, e trans-stadiale incompleta delle Rickettsiae; la progenie di una femmina infetta sarà in grado di veicolare l’infezione ad eventuali ospiti su cui gli acari si attaccheranno per nutrirsi di sangue.

Le femmine dopo l’accoppiamento, si staccano dalla cute del cane e cadono sul terreno dove depongono le uova. Dalle uova origineranno le larve e poi, per mutazione, le ninfe. La persistenza nell’ambiente, della Rickettsia rickettsii, è legata al fatto che le larve e le ninfe parassitano preferenzialmente piccoli mammiferi quali topi, scoiattoli e volpi. Non tutti però sviluppano una parassitemia tale da infettare le zecche.

In particolare, il cane ha una parassitemia molto fugace per cui rappresenta un serbatoio di breve durata a differenza dei roditori e dei piccoli mammiferi.

Le zecche per diventare infette, devono ingerire numerose Rickettsie: se non si raggiunge un certo numero di batteri, l’infezione non coinvolge le ovaie e non si verifica trasmissione verticale. Le zecche si infettano maggiormente durante lo stadio di larva e ninfa poiché si nutrono su piccoli roditori caratterizzati da marcata rickettsiemia. La Rickettsia rickettsii moltiplica nelle ghiandole salivari e nell’intestino medio e la zecca infetta trasmette la malattia al nuovo ospite durante il proprio pasto di sangue, proprio attraverso le secrezioni salivari.


Patogenesi

L’infezione viene trasmessa al cane con il morso di una zecca infetta nella quale le Rickettsie in fase di quiescenza riacquistano virulenza per effetto dei fattori termici o nutrizionali. Penetrate all’interno della cute, le rickettsie vengono diffuse attraverso il sistema circolatorio e linfatico in ogni distretto organico, preferendo le cellule endoteliali delle venule, arteriole, cute, cervello, polmone, rene, cuore, fegato, milza, pancreas e tratto gastrointestinale dove avviene la replicazione. All’interno delle cellule, la Rickettsia rickettsii sfugge al fagosoma con l’aiuto di una fosfolipasi.

L’interazione della Rickettsia con le membrane delle cellule ospiti causa emolisi ed altri effetti tossici e degenerativi con successiva necrosi cellulare, aumento della permeabilità vascolare e vasocostrizione. In seguito penetrano nelle porzioni profonde della parete vascolare interessando lo strato muscolare e l’avventizia.

Le lesioni che ne conseguono consistono principalmente in una microvasculite necrotizzante, con accumulo perivascolare di neutrofili e linfociti e presenza di cellule linforeticolari. Nel corso di queste reazioni, gli anticorpi si legano con l’antigene per formare un complesso immune che attiva il complemento, agendo come stimolo chemiotattico.

I danni endoteliali determinano una marcata attrazione delle piastrine che aderiscono alle cellule endoteliali infette: la conseguenza di tale aggregazione è la diminuzione del numero di piastrine circolanti. Tuttavia la trombocitopenia è sempre moderata e le manifestazioni emorragiche di cute, mucosa, congiuntiva e retina sono l’effetto diretto delle vasculiti localizzate.


Sintomi clinici


La RMSF ha un andamento acuto-subacuto con un periodo di incubazione di 2-4 giorni. La malattia si manifesta principalmente con febbre molto elevata (<40°), depressione o alterazione del sensorio, anoressia, letargia, scolo oculocongiuntivale, congestione sclerale, edema delle labbra e dello scroto, vomito e diarrea, epato-splenomegalia.

Talora sono presenti tosse, dispnea e deficit respiratori.

Non sono rare, le sindromi vestibolari e le manifestazioni nervose con nistagmo, deviazione della testa, andatura in circolo e crisi epilettiche.


Indagini di laboratorio


Non esistono reperti ematochimici caratteristici; può essere presente leucopenia seguita da modesta leucocitosi ed una moderata trombocitopenia con valori più frequentemente compresi tra 70.000 e 110.000 piastrine per µl. Sul versante biochimico si registrano spesso aumento delle fosfatasi alcaline, ALT, AST, colesterolo e glucosio con diminuzione della albumina sierica. Si verifica un marcato aumento della VES oltre che un allungamento del tempo di protrombina e tromboplastina.


Diagnosi

La metodica sierologia che permette di svelare la presenza di anticorpi specifici contro la Rickettsia rickettsii è l’immunofluorescenza indiretta. La risposta immunitaria è caratterizzata da produzione di immunoglobuline M presenti alla prima settimana post-infezione e presenti per i successivi 30 giorni, e dalle immunoglobuline G che, al contrario, sono rilevabili solo dopo 2-3 settimane dall’infezione. I titoli tendono a diminuire nei 3-6 mesi successivi all’infezione ma possono persistere elevati fino a 10 mesi; sono possibili reazioni crociate tra le Rickettsie appartenenti al gruppo delle malattie da Febbri Eruttive, ma solitamente il titolo specifico più elevato si riferisce alla specie che ha causato l’infezione.

Per ovviare a tali problematiche, oggi sono disponibili tecniche di biologia molecolare, quali la polimerase chain reaction (PCR), dotate di elevatissima specificità.


Terapia


La terapia indicata contro le rickettsiosi è quella antibiotica: il farmaco d’elezione è rappresentato dal gruppo delle Tetracicline

www.dermatologyresearch.it/caserta/relazioni/Rickettsiosi nel cane.





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Remì

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  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 15:46   
grazie ITALA per tutto il lavoro che fai!

Anche a me i vet. hanno detto come ad EVUCCIA, e cioè che la zecca trasmette la malattia dopo 24 h. che rimane attaccata...

C'è anche da dire che NON tutte le zecche trasmettono le malattie: ad esempio, quelle che vivono nei posti molto al Nord (ad esempio nei boschi dolomitici oltre i 1000 mt. di altitudine) non sono dannose... almeno così mi hanno detto i vet. del posto...




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sissi78

Registrato dal: 02-12-2007
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  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 16:44   
Domanda: che si fa con la zecca maledetta appena la si stacca dal cane? Ho sentito vari pareri in merito. c'è chi dice di bruciarla, chi di annegarla e chi di schiacciarla...insomma, che si fa?


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 Profilo
Itala

Registrato dal: 03-04-2006
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  Post Inserito 05-02-2008 alle ore 17:17   
io la brucio


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