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  >>  Altri animali  >>  L'ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO - Discussione n 15497 - PermaLink
   L'ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO

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Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 10 )
revolution_luna

Registrato dal: 04-07-2007
| Messaggi : 14838
  Post Inserito 21-11-2007 alle ore 23:28   
Questo capitolo non parlerà di alimentazione come quantità necessarie a un cavallo, perché tutto dipende da quanto lavoro giornaliero svolge l’animale e se parliamo di un cavallo atleta o di un cavallo da scuola o da passeggiata, se siamo in preparazione di un importante gara o in un periodo di riposo (riposo inteso come periodo senza gare, un cavallo atleta non è mai a riposo). Dipende anche dal metabolismo del suddetto, vedo cavalli mangiare il doppio di altri magari lavorando meno e rimanere magri magri. Per le quantità c’è il nostro veterinario di fiducia che saprà dirci la dose indicativa di tutto quello che serve al nostro cavallo. Oltre a darci uno schema di allenamento giornaliero ed eventuali integratori in base alla disciplina che andremo a svolgere ed in base alle eventuali problematiche del nostro amico (es scongiurare al massimo l’eccessiva produzione di acido lattico).
Parlerò solo di quello che i cavalli mangiano e dei modi di somministrazione ma mai di dosi (non sono un veterinario).
Cominciamo col dire che i cavalli liberi al pascolo passano la maggior parte del loro tempo passeggiando e brucando l’erba (di giorno e di notte).
L’apparato digerente del cavallo è quindi preparato a questo tipo di alimentazione, molto frequente ed in piccole dosi, hanno uno stomaco molto piccolo e un intestino molto lungo, e non possono assumere grandi quantità di foraggio tutte insieme.
I cavalli scuderizzati non possono brucare da soli come preferiscono quindi, vigendo la regola del poco e spesso, l’ideale sarebbe dividere la razione giornaliera in 3 o 4 dosi. La dose più grossa deve essere quella della sera avendo poi tutta la notte davanti. E’ stato anche studiato che i cavalli nutriti con metodicità, quindi sempre alla stessa ora, hanno una forma e una resa migliore di quelli alimentati una o due volte al giorno.
Partiamo col dire che il fieno è il primo ed insostituibile alimento nella dieta di un cavallo, che necessità mediamente del 50% al giorno di fibre ( è indispensabile per il mantenimento della peristalsi intestinale).
Può essere di graminacee, di prato di trifoglio o di erba medica. Il fieno va “sempre” controllato, prestiamo attenzione al colore, all’odore e controlliamo sempre che non siano presenti muffe. In tal caso buttiamolo! Buona regola sarebbe bagnarlo prima di darlo al nostro amico, eviteremo le polveri e quindi l’insorgenza o l’aggravamento di problemi respiratori. (Esistono fieni in pellets che ovviano questo problema).
Seguono avena, orzo, mais, crusca o mangime fioccato (alimenti concentrati). Parlando di cavalli atleti abbiamo un 60% della razione giornaliera costituita da fieno e un 40 % dagli alimenti concentrati, per cavalli da passeggiata abbiamo anche il 90% di fieno e il 10% di concentrati.
Il mais è il più calorico, segue l’orzo ed infine l’avena. I mangimi preparati sono mescolati nelle giuste quantità con l’aggiunta delle carrube e di vitamine. Anche qui dovrà essere il veterinario a consigliarci quale usare o quale miscela fare in base alle nostre necessità.
Nella dieta del cavallo non mancano mai le carote (di cui sono ghiottissimi), ma anche altre verdure come i finocchi, le coste, il sedano ecc.. (Evitiamo gli alimenti che fermentano troppo come la lattuga). E anche la frutta, soprattutto le mele senza eccedere.
I cavalli bevono mediamente 30 litri di acqua al giorno (media che si alza con cavalli a lavoro), però a differenza dei cani e dei gatti sudano perdendo ettolitri d’acqua e sali minerali. E’ sempre bene quindi lasciare a disposizione del nostro cavallo l’apposito rotolino di sale, il consiglio è di fare a cicli ad esempio, gliene mettiamo uno, appena lo finisce un altro e poi un mese di sospensione (possono essere 15 giorni o 2 mesi, valutare sempre con il veterinario il fabbisogno del nostro amico), per evitare un eccessivo carico sui reni (ovviamente il sale fa bere di più).
Non facciamo mangiare i cavalli prima di montarli, devono essere sempre a stomaco vuoto, quindi devono passare almeno un’ora o due dall’ultima razione. Ricordiamoci sempre inoltre che quando finiamo di lavorare e il nostro cavallo è sudato, se lo ritiriamo nel box teniamolo legato, non permettiamogli di bere finchè non sarà asciutto. La reazione all’elevata temperatura corporea dell’acqua fredda potrebbe essere una colica (come per noi la congestione).

Tutto questo ripeto è solo in linea generale, per il programma alimentare chiamiamo il veterinario!

Revolution_luna


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Quarab_passion

Registrato dal: 14-11-2007
| Messaggi : 20
  Post Inserito 22-11-2007 alle ore 18:00   
Tutto preciso, brava revolution_luna!

Mi permetto di aggiungere (premettendo che neanche io sono una veterinaria) che il mangime dovrebbe essere somministrato dopo il fieno, in modo da permettere la permanenza per un certo tempo nello stomaco.
Attenzione alla quantità di melasso contenuta nei concentrati: funziona come conservante, batteriostatico e antifungino, e rende molto appetibile il somministrato, ma l'eccesso diappetibilità potrebbe mascherare un alimento mal conservato.
Le granaglie vanno date nella giusta dose, in quanto, essendo molto ricche di zuccheri e grassi, possono causare pinguedine, intolleranze alimentari, coliche, laminiti. Devono quindi essere considerate un accessorio all'alimentazione.
Anche l'erba medica, ricca di sali minerali e vitamine e buona fonte di liquidi, essendo una leguminosa, quindi molto nutriente, deve essere considerata un concentrato e data con cautela, perché è un alimento molto ricco e con un alto potere riscaldante. Col caldo andrebbe rimossa dalla dieta.

Le carote non dovrebbero superare il kilo al giorno (sono astringenti). Le mele non più di una al giorno (hanno una fermentazione zuccherina interna, e quindi gonfiano l'intestino).
Insalata OK (soprattutto erbe amare tipo catalogna, in quanto stimolano la funzionalità epatica), ma occorre fare attenzione agli eventuali antiparassitari contenuti.

Il lievito di birra (un paio di cubetti al giorno) aiuta a migliorare la condizione intestinale, soprattutto nel periodo del cambio del pelo.

Un caro saluto a tutti voi amici a 2 e 4 "zampe"!



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omero

Registrato dal: 19-01-2007
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  Post Inserito 22-11-2007 alle ore 18:15   
una curiosità, quando ero piccola e andavo in passeggiata, spesso la mia cavalla (mia nel senso che volevo montare sempre quella ) era attratta dalle lunghe foglie di felce che costeggiavano la strada.
Facevo bene a lasciargliene mangiare qualcuna,?! se non altro lei gradiva molto


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revolution_luna

Registrato dal: 04-07-2007
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  Post Inserito 22-11-2007 alle ore 18:26   
Quarab io non sono voluta entrare in dosi e spiegazioni.. Noi ad esempio l'erba medica non la usiamo perchè poi non riusciamo più a gestire il cavallo in gara.. Si scalda troppo e ci scappa via. Stesso discorso per l'avena.. A cavalli troppo caldi non la diamo, anche se ci sono pareri contrastanti. Io ho visto una cavalla migliorare tantissimo solo togliendogli l'avena.

Omero il problema è comportamentale, non bisognerebbe mai lasciar mangiare i cavalli in passeggiata, il cavallo dev'essere sempre sotto il tuo controllo. Sei tu che comandi!


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omero

Registrato dal: 19-01-2007
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  Post Inserito 22-11-2007 alle ore 18:36   
Si, quello lo sapevo (non che avessi molta disciplina da bimba, ma io cavalcavo ogni domenica per un'ora in passeggiata solo per i due mesi estivi, per cui non avevo, e non ho, una cultura equestre), intendevo sapere se gli faceva male mangiarne qualche foglia.



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vale77

Registrato dal: 28-05-2006
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  Post Inserito 22-11-2007 alle ore 19:48   
Il cavallo è un coniglio gigante


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revolution_luna

Registrato dal: 04-07-2007
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  Post Inserito 22-11-2007 alle ore 20:04   
Non credo che qualche foglia di felce possa far male. Non mi pare che le felci rientrino nelle erbe nocive per il cavallo.


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Quarab_passion

Registrato dal: 14-11-2007
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  Post Inserito 23-11-2007 alle ore 15:30   
Durante le passeggiate non fare mangiare i cavalli richiede un'assertività equestre che purtroppo io non posseggo.
Alla mia prima passeggiata, sono tornata che sembravo un marine durante una missione: tutta ricoperta di foglie, ramoscelli, ecc. Infatti la mitica Clarabella (il nome la dice lunga), avendomi preso le misure da subito, ha percorso tutta la passeggiata salterellando vezzosamente da un cespuglio all'altro (o addirittura passandoci dentro ). Tornati alla scuderia, è entrata direttamente nel suo box, con me ancora sopra...

Generalmente i cavalli sanno riconoscere le erbe nocive (anche perché la natura le ha dotate di un gusto amarognolo). Un veterinario mi ha raccomandata di fare attenzione all'oleandro, che pare attiri i cavalli, nonostrante sia altamente tossico.
Occorre fare attenzione alle spighette, che potrebbero andare di traverso.

Dopodiché, l'uomo propone... e Clarabella dispone!


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revolution_luna

Registrato dal: 04-07-2007
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  Post Inserito 23-11-2007 alle ore 15:35   

Mi hai fatto morire.. Prova appena accenna ad andare in direzione del cibo a girare immediatamente dalla parte opposta..


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Quarab_passion

Registrato dal: 14-11-2007
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  Post Inserito 23-11-2007 alle ore 15:55   
Beh, quando sono alla canna del gas io utilizzo un sistema alla "maialino Babe": "Cortesemente, signor cavallo, se volesse girare a destra...". E in genere ricevo come risposta una sonora pernacchia.

Il mio è' un problema di assertività, non tanto di tecnica. L'assertività è un atteggiamento mentale che non c'entra nulla con l'aggressione. Ci sto lavorando sopra... ma se un giorno sentite al telegiornale che è stato avvistato un cavallo sulla "Torino-Genova" con sopra una tipa che urlava "almeno fermiamoci al casello!" ecco... pensatemi...


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