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  >>  Gatto  >>  EPILESSIA NEL GATTO. - Discussione n 13391 - PermaLink
   EPILESSIA NEL GATTO.

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Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 11 )
omero

Registrato dal: 19-01-2007
| Messaggi : 6576
  Post Inserito 28-09-2007 alle ore 17:40   
EPILESSIA:

L'epilessia, che sarebbe più corretto chiamare epilessia idiopatica oppure essenziale, è un'affezione caratterizzata da episodi ricorrenti nel corso dei quali si verifica una temporanea alterazione di una o più funzioni cerebrali.
Si sa che è una malattia che colpisce l'uomo, ma non tutti sanno che possono esserne colpiti anche cani e gatti.
Tali episodi, che prendono nome di crisi epilettiche, sono scatenati da transitorie anomalie dell'attività elettrica del cervello, che (in condizioni normali) è in grado di regolare, grazie al corretto funzionamento delle cellule nervose, tutte le funzioni neurologiche.
Nel corso di una crisi epilettica, si verifica una scarica elettrica "caotica", che le cellule del cervello non riescono a tenere sotto controllo, sfociando quindi in una crisi.

ALCUNE RAZZE SONO PIU' COLPITE
Tra i cani, ci sono alcune razze che, per motivi genetici, soffrono maggiormente di epilessia.
Tra queste, vi sono: Il Barboncino, il Bassotto, il Beagle, il Boxer, il Cocker Spaniel Inglese, il Fox Terrier, il Labrador Retriever, il Golden Retriever, Il San Bernardo, il Setter Irlandese ed il Siberian Husky.
I cani maschi sono statisticamente più colpiti delle femmine, mentre l'età in cui compaiono le prime crisi epilettiche varia, in genere, tra i sei mesi ed i tre anni di vita.

CI SONO DUE DIVERSE MANIFESTAZIONI DELL'EPILESSIA
La crisi epilettica può essere scatenata da uno stimolo più o meno intenso, che agisce sul cervello, inducendo la comparsa dell'onda elettrica anomala.
Esistono due manifestazioni epilettiche.

GLI ATTACCHI DI GRANDE MALE
Si ha una vera e propria crisi convulsiva, durante la quale l'animale perde conoscenza, cade a terra su un fianco ed è scosso da tremiti violenti ed incontrollati. Le zampe si flettono e si estendono a scatti, ritmicamente, dalla bocca può fuoriuscire abbondante saliva schiumosa, urine e feci vengono espulse in maniera involontaria ed il respiro diventa affannoso.
Al termine della crisi, la cui durata varia da pochi secondi a qualche minuto, l'animale si riprende e, dopo un'iniziale fase di una certa confusione mentale, torna normale.
Spesso queste crisi sono precedute da una fase più o meno lunga (da qualche minuto ad alcune ore) chiamata "aura", nella quale l'animale si comporta in modo diverso (può diventare, per esempio, molto ansiono e cercare con insistenza il contatto fisico con il proprietario).
Non esistono regole sulla durata delle crisi epilettiche convulsive e dell'intervallo temporale tra una e l'altra: la variabilità individuale è estremamente spiccata.


GLI ATTACCHI DI PICCOLO MALE
L'animale va incontro a temporanei periodi di blackout neurologico: non si ha dunque perdita di conoscenza, ma segni clinici non sempre facili da riconoscere come episodi di natura epilettica.
Alcuni cani e gatti fissano il vuoto per pochi secondi, altri aprono e chiudono la bocca a scatti oppure scuotono la testa con movimenti ritmici, altri ancora danno la caccia ad insetti inesistenti e così via.
Queste assenze mentali non sfociano mai in una vera crisi epiletica e si ha quasi l'impressione che l'animale stia quasi sognando a occhi aperti.

LA "SINDROME DI JEKYLL & HIDE"
I veterinari americani hanno descritto nel cane e nel gatto un caso particolare di epilessia, chiamato epilessia psicomotoria o sindrome di Jekyll & Hide.
L'animale colpito non presenta crisi consulsive o assenze, ma attacchi aggressivi immotivati e incontrollati, scatenati come di consueto da alterazioni elettriche cerebrali e diretti nei riguardi di un familiare che si trova nelle vicinanze al momento della comparsa del problema.
I proprietari raccontano che l'amico a quattro zampe li aggredisce con uno sguardo cattivo, quasi spiritato, e che al termine dell'episodio si accascia in un angolo senza forze, con l'espressione vacua.
Si tratta, in ogni caso, di situazioni molto pericolose per l'uomo, in quanto in simili frangenti l'animale non è assolutamente cosciente.
L'ipotesi che tali eventualità siano da mettere in relazione ad uno stato epilettico deriva anche dal controllo della sintomatologia dopo l'instaurazione dei trattamenti farmacologici anti-epilettici tradizionali.

GLI ESAMI PER DIAGNOSTICARE IL MALE
Di fronte ad una crisi convulsiva è più che normale preoccuparsi giustificando l'immediato ricorso al veterinario.
Il problema principale, è cercare di capire se alla base dell'episodio vi sia una forma di epilessia o un'affezione di altra natura.
Sono numerose, infatti, le cause che possono scatenare nel cane e nel gatto una crisi convulsiva del tutto equiparabile ad una crisi epilettica: tra le più comuni vanno ricordate malformazioni (primo fra tutti l'idrocefalo), traumi (incidenti di vario genere), infezioni (cimurro, leucemia felina), parassitosi (toxoplasmosi), avvelenamenti, alterazioni cardio-circolatorie, affezioni su base metabolica, tumori cerebrali e così via.
La diagnosi di epilessia idiopatica viene formulata per esclusione, dopo avere cioè verificato che non siano presenti altri problemi.
L'animale, pertanto, dovrà essere sottoposto ad una serie completa di esami (sangue, urine, feci, radiografie, ecografie, tomografia assiale computerizzata, risonanza magnetica nucleare), allo scopo di escludere componenti che esulano dall'epilessia essenziale.

COME SI TIENE SOTTO CONTROLLO
Non esiste una vera e propria cura per l'epilessia idiopatica: l'animale che ne è affetto, pertanto, non potrà mai guarire completamente.
Il problema, tuttavia, può essere tenuto sotto controllo per tutta la vita dell'animale mediante la somministrazione di particolari farmaci anti-convulsivi, grazie ai quali cani e gatti possono essere nella maggior parte dei casi in grado di condurre un'esistenza praticamente normale, quasi del tutto equiparabile a quella dei loro simili.
Il trattamento dell'epilessia può essere messo in atto con medicinali di diverso genere: la scelta circa il principio attivo più adatto tocca al medico veterinario in funzione della singola situazione clinica.
In ogni caso, siccome si tratta di farmaci piuttosto aggressivi che possono a lungo termine determinare qualche problema all'organismo animale, si cerca di mettere in terapia solamente i soggetti che manifestano crisi convulsive con intervalli inferiori ai tre mesi.
Sulla base di quanto appena ffermato, poi, può essere utile, di tanto in tanto, sottoporre gli animali in cura ad un check up ematologico per verificare le condizioni generali.

{liberamente tratta da "Amici di Casa" e da internet}

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: omero il 22-10-2007 14:30 ]


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Zampaditigre

Registrato dal: 28-02-2008
| Messaggi : 1
  Post Inserito 28-02-2008 alle ore 20:32   
Ciao ho letto il tuo post sull'epilessia nei gatti,e ora il quadro mi è più chiaro,la mia gattina lulùà di 2 anni un mese fà ha avuto la prima convulsione ,dalla ricerca ematica emerge una sofferenza renale,ma dopo un mese di terapia,i valori si abbassano .La seconda crisi convulsiva dopo un mese,rifatti gli esami ha valori epatici molto alti.Il veterinario non riesce a capirne una mazza e prende tempo con ipotesi.....e io sono allertata e in confusione.Cosa consigli? grazie Lory


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Ginny

Registrato dal: 27-06-2008
| Messaggi : 2
  Post Inserito 21-07-2008 alle ore 12:29   
ciao, si stavo cercando delle informazioni sulle crisi di epilessia o su le sincope, ieri sera al mio cane zar di 6 mesi ha avuto un malore cosi' la veterinaria della clinica dove l abbiamo portato ha dato qst diagnosi... secondo me i sintomi nn sn gli stessi!!!! oggi lo porto dalla sua veterinaria e cerchiamo di capirci qualcosa. la mia gattina ginny sta bene x fortuna. francesca



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simonaminu

Registrato dal: 10-02-2010
| Messaggi : 1
  Post Inserito 10-02-2010 alle ore 10:31   
anke la mia piccola Minu, una splendida gattina di 3 anni ho iniziato da un paio di settimane ad avere delle crisi..che avvengono solo di notte..e non so spiegarmi il perchè. L'abbiamo sterilizzata, visto che non era stato ancora fatto, credendo che quello fosse il problema..ma non si è risolto..cosa posso fare!!


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dany69

Registrato dal: 19-09-2005
| Messaggi : 16135
  Post Inserito 10-02-2010 alle ore 12:25   
@simonaminu: apri un nuovo messaggio in questa sezione.
Questo è un topic informativo. Così il tuo problema non ha molta visibilità


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Minakiara

Registrato dal: 24-10-2012
| Messaggi : 1
  Post Inserito 24-10-2012 alle ore 20:35   
Salve a tutti, la mia gatta ha 16 anni e 5 mesi ha avuto le prime crisi epilettiche , poi dopo una lunga pausa sono ricomparse e sono 5 giorni che ne ha una al dì..... Il veterinario mi ha dato il valium da somministrare x calmarla al momento delle crisi....x il momento sono stati fatti solo esami del sangue ,urine e sono perfetti, il mio veterinario vuole procedere con ecografia addominale, con l ecografia si può capire da cosa è causato??nn ci sono farmaci un po' più specifici per prevenire le crisi??


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dorina84

Registrato dal: 02-03-2013
| Messaggi : 6
  Post Inserito 02-03-2013 alle ore 22:55   
Ciao a tutti ho bisogno di aiuto x la mia piccola gattina lulu di 8 anni ha le crisi
epilettiche mente dorme da quando aveva 1 anno lì sono venute dopo che l'anno
sterilizzata e a perso la sensibilità alle gambe posteriori ha visto tanti
veterinari ma 1 le ha dato una cura luminale 15mg e ha iniziato ha camminare
bene il luminale la preso x tanto tempo poi smesso quando non aveva le crisi e
viceversa , nei ultimi giorni ha delle crisi forti e il mio veterinario attuale
le ha aumentato lì dosaggio 1/3 il problema più grasso e che mentre è sotto
farmaci a lo stesso le crisi e cammina male continua a cadere non riesce stare
in piedi sono molto preoccupata cosa devo fare il veterinari non vuole ne anche fagli le analisi del sangue dice che la mia lulu si stressa ...... e li posso dare il cortisone ??? io ho a casa il deltacortene da 5mg che faccio li do mezza pastiglia ??? volevo sapere quanto mi costa la visita
specialistica neurologica .



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1smilla1

Registrato dal: 04-12-2012
| Messaggi : 34
  Post Inserito 04-03-2013 alle ore 12:39   
Ragazzi, per esperienza......portate gli animali da un neurologo! il veterinario di base, se corretto, dovrebbe consigliarlo...io anche con la mia micia sto passando un periodo un pò così, perchè da due mesi prende il luminale 15, ma solo quando dorme le vengono crisette ancora, anche se piccole.....sono due dottori che me l'ahhno vista, mercoledì rifacciamo esami sangue, urine e poi sicuramente la rm....insomma, affidatevi subito ad un neurologo........condivido con voi il problema.



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dorina84

Registrato dal: 02-03-2013
| Messaggi : 6
  Post Inserito 06-03-2013 alle ore 14:09   
grazie grazie a tutti ..


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Chiara88

Registrato dal: 30-12-2013
| Messaggi : 2
  Post Inserito 30-12-2013 alle ore 09:13   
Buongiorno,
cinque mesi fa un mio amico mi ha portato un gattino di un mese trovato nel motore della macchina,
da subito ha avuto diversi tipi di problemi come diarrea, vomito, pancia gonfia e respiro affannato, con la varie cure e antibiotici, seguito dal veterinario, la pancia piano piano si è sgonfiata e abbiamo notato che un solo tipo di cibo (royal canin baby cat) gli permette di stare bene.
A volte però è capitato che senza motivo il gattino ripresenta il respiro affannoso, a volte con temperatura bassa come 36 a volte con il battito più accellerato, a volte tenendo fuori la lingua (forse anche perché è prono) perdendo saliva.
Come dato aggiuntivo posso dire che il veterinario mi ha detto che per i suoi 4 mesi e mezzo-cinque, è rimasto più piccolo di grandezza di un mese.
Questo tipo di respiro dura normalmente 10-12 ore e poi ritorna tutta normale.
Tre giorni fa però, il gatto ha presentato senza motivo episodi che credo siano di crisi epilettica, si è fermato, e l’occhio sinistro ha cominciato a tremare insieme alla zampa, perdendo goccioloni di saliva, questa crisi di breve durata è però avvenuta più spesso nell’arco di 4 ore, così ho deciso di portarlo dal veterinario.
L’hanno sedato con del Valium e tenuto sotto osservazione per un giorno.
l’altro ieri sono potuta andare a riprenderlo ma da quando è tornato a casa il gattino è in uno stato di incoscienza totale, sembra cieco, non risponde agli stimoli, e non riesco a tenerlo in braccio ma se lo lascio camminare cade e rischia di farsi male.
Così l’ho chiuso in una gabbietta, ha dormito per otto ore ma al risveglio la situazione è peggiorata, il gatto è ancora più incosciente e il veterinario non sa darmi una risposta.
L’unica soluzione al momento è asettare il due che apre la clinica per l’esame neurologico ma io ho paura che il due sia troppo tardi,
per caso qualcuno sa darmi dei consigli ulteriori?

Cordiali saluti
Chiara


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